sabato 29 gennaio 2011

Corsi di formazione per personale alimentarista ( ex libretto sanitario)


Dalla metà del 2009 in Puglia sono scattati i controlli per verificare chi ha fatto il corso di formazione sanitaria (ex libretto sanitario). In assenza la sanzione è di 2000 Euro.
Tutti gli operatori (titolare e dipendenti), sono tenuti alla frequenza di un corso haccp dalla durata complessiva di 4 ore. La validità è di 4 anni. L' attestato è valido in Tutta Italia.
Chi deve frequentare il corso di formazione sanitaria sostitutivo del libretto sanitario?
Devono effettuare il corso per personale alimentarista tutti coloro che prestano un servizio (non importa che sia saltuario, a turno o fisso) presso bar, ristoranti, macellerie, pub, pescherie, vendita e distribuzione di frutta e verdura, ecc.
E' importante avere l' attestato?
Certo, direi indispensabile. E' come avere l'assicurazione alla propia auto. La si può anche non avere ma in caso di controllo, c'è il sequestro del mezzo. Non avere l' attestato di formazione alimentare vuol dire ricevere una sanzione.
Possono organizzare ed attuare i corsi formativi:
- il titolare dell' impresa alimentare per i propi dipendenti.
Lo studio del Dott. Emiliano Niro organizza i corsi di formazione sanitaria direttamente nella VOSTRA AZIENDA con rilascio degli ATTESTATI DI AVVENUTA FORMAZIONE.

Per info: 340.4160098

E-mail: Infoemilianoniro@libero.it

venerdì 28 gennaio 2011

Ci sono requisiti da rispettare per una maccelleria??




Ci sono requisiti da rispettare per una maccelleria??


Salve dottore,
sono proprietario di una macelleria a Foggia. Mi è stato detto che il mio negozio deve essere
autorizzato e rispettare tutte le norme dell’ U.E. Quale sono i requisiti da rispettare? Mi aiuti,
ho le idee confuse e qui non sono stati molto chiari. Occorre anche l’haccp?

Risposta

Gentile signore,
non esiste una definizione di “macelleria” nei regolamenti in materia di igiene. Le norme di igiene dell’U.E. si applicano in funzione alle attività effettivamente svolte. In primo luogo, a mio avviso, deve verificare se deve essere semplicemente registrato o autorizzato. Per registrazione si intende che è tenuto ad informare l’ autorità competente della Sua attività, mentre l’ autorizzazione significa che, ricevuta la richiesta, l’ autorità competente deve visitare e autorizzare il Suo esercizio prima che possa iniziare la sua attività. Gli esercizi detti generalmente “macelleria”che forniscono unicamente carni o prodotti a base di carne direttamente al consumatore finale (senza la macellazione di animali), sono considerati esercizi di commercio al dettaglio. Pertanto, devono soltanto essere iscritti al registro corrispondente. La legislazione dell’unione europea non prevede l’ obbligo di autorizzazione per tali negozi. Mi contatti pure se dovesse aver bisogno di altre delucidazioni.
Per manuali haccp macellerie.
Dott. Emiliano Niro
Tecnologo Alimentare Foggia
Cell: 340.4160098     Infoemilianoniro@libero.it

lunedì 24 gennaio 2011

Finanziamenti in agricoltura per l' imprenditoria femminile.

Finanziamenti in agricoltura per l' imprenditoria femminile.

Gentile Dott. Niro,
saprebbe dirmi se sono disponibili dei finanziamenti in agricoltura per l'imprenditoria femminile?
purtroppo vivo a vicenza ma vorrei tornare a Lecce.Sarei interessata ad un progetto che preveda un finanziamento per avviare una nuova azienda ma bisogna valutare quello più interessante...potrebbe aiutarmi?
grazie, buona giornata e buon lavoro.
Isabella
 
Risposta
 
Gentile signora Isabella,
certo sono disponibili tramite la regione Puglia i cosi' detti POR. Sono dei bandi che riguardano il primo insediamento giovani agricoltori e i PIF ( proggetti integrati di filiera) ed altri ancora. Dovrebbero ultimarsi entro il 2013 salvo esaurimento fondi.  Io sono il tecnico esterno della Coldiretti. Per avviare una nuova azienda può risultare a volte più semplice di quanto si pensi. Ovviamente occorre un iter da affrontare. E' opportuno avere a disposizione una somma di denaro per le spese inziali per il proggetto. Lei è stata un pò vaga perchè non capisco bene cosa vorrebbe realmente fare.
 Mi contattati pure anche in futuro e sarò lieto di seguirLA passo passo per il Suo  progetto.
Augurandole buon inizio di settimana distintamenete la saluto.

Dott. Emiliano Niro

Tecnologo Alimentare Foggia

Cell. 340.4160098

Infoemilianoniro@libero.it
 

domenica 23 gennaio 2011

Tutela dei consumatori: l’ETICHETTATURA d’ORIGINE E’ DIVENTATA LEGGE DI STATO.



E’ stata finalmente approvata qualche giorno fa’dal Parlamento la nuova norma sull’etichettatura che mette finalmente in trasparenza la spesa salvando il Made in Italy. Tale legge mira a definire delle regole chiare per i consumatori sull’etichettatura dei prodotti alimentari.
Il risultato del provvedimento è di riportare nell’etichetta anche l’indicazione del luogo di origine o di provenienza dei prodotti agro-alimentari. Le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle stesse materie prime sono necessarie al fine di non indurre in errore il consumatore.
La normativa prevede:

-         niente più slogan commerciali ingannevoli e sleali nella presentazione degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica degli ingredienti utilizzati;

-         niente più pubblicità del succo d’arancia con le immagini della Sicilia se viene utilizzato quello proveniente dal Brasile, come purtroppo spesso avviene;


-         per le mozzarelle non si potrà più fare pubblicità delle stesse con le immagini del Golfo di      Napoli se provengono dalla Germania come è successo per quelle diventate blu;

-         non sarà più possibile inserire il nome formaggi DOP (denominazione di origine protetta) nell’etichetta delle miscele di formaggi. Il nome potrà comparire solo tra gli ingredienti e a patto che la presenza del formaggio DOP non sia inferiore al 20% della miscela;


-         per gli allevatori di mozzarelle di bufala sarà obbligatorio rilevare il latte prodotto giornalmente per assicurare la piena trasparenza ai consumatori.

Per i prodotti non trasformati il luogo di origine riguarda il paese di produzione.
Per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dov’è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalentemente utilizzata.
Chi immetterà in commercio prodotti privi dell’indicazione di origine rischierà una sanzione fino a 9500,00 euro.

Autore dell’articolo

Dott. Emiliano Niro

Tecnologo Alimentare Foggia

Infoemilianoniro@libero.it

Cell: 340.4160098

giovedì 13 gennaio 2011

AGRICONSULTING: Società tra professionisti agricoli:

AGRICONSULTING di SORBO Vincenzo & C.
Via Barletta,1 – 71100 Foggia
 Cell:3473510029 Tel/Fax: 0881.362331

Carissimi Colleghe e Colleghi,
Auguri di un Felice Anno Nuovo 2011.
Le linee guida della riforma della Politica Agricola Comune e, in particolare, la radicale modifica delle modalità di sostegno al settore agricolo ha messo in moto processi di cambiamento che richiedono una grande capacità di adeguamento e trasformazione da parte dell’impresa agricola, sia sotto l’aspetto strutturale che gestionale.
Allo scopo di supportare gli imprenditori agricoli e i detentori di aree forestali nel rispetto dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) in materia di ambiente, sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali e delle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali, nonché della sicurezza del lavoro e di assisterli nella valutazione e miglioramento dei risultati produttivi e gestionali delle proprie aziende.
Al fine di aiutare gli agricoltori a conformarsi ai requisiti di un’agricoltura moderna e di alto livello qualitativo.
E’ istituito con la Misura 114 del PSR della Puglia “Utilizzo di servizi di consulenza” un Sistema di Consulenza Aziendale.
Gli ambiti di applicazione del Sistema di Consulenza Aziendale sono riconducibili a:
A1) criteri di gestione obbligatori -  buone condizioni agronomiche e ambientali – requisiti in materia di sicurezza sul lavoro. 
A2) tutela e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio agrario – tutela del consumatore – benessere degli animali – buone pratiche agricole e tecniche ecocompatibili – sistemi di certificazione.
B) aspetti gestionali – indirizzi di marketing e assistenza volta a migliorare la collocazione del prodotto sul mercato – sviluppo di integrazioni orizzontali (cooperazione e associazionismo) e verticali (contratti di coltivazione) – trasformazione e commercializzazione dei prodotti – introduzione di tecniche innovative di produzione – risparmio energetico e produzione di energia in azienda – integrazione di reddito da produzioni di beni e servizi non agricoli – applicazione di nuove normative.  

Considerata la continua necessità di tutelare e salvaguardare la dignità di ogni singolo PROFESSIONISTA, di poter superare ogni forma di individualismo e credendo fortemente nelle possibili sinergie delle specifiche capacità professionali 

Abbiamo la gioia di comunicarVi:
-          Che nella Provincia di Foggia è stata costituita una Società tra professionisti agricoli:
l’AGRICONSULTING di SORBO Vincenzo & C. che in pool con Dottori Agronomi, Dottori Forestali, Periti Agrari, Medici Veterinari e Dottori Tecnologi Alimentari (Emiliano Niro)  è al servizio del nostro territorio (e non solo) e delle Imprese Agricole;
-         che l’AGRICONSULTING di SORBO Vincenzo & C.  è stata riconosciuta dalla Regione Puglia come Soggetto erogatore dei servizi di consulenza aziendale (ai sensi del DDS n. 834 del 14/10/2010, pubblicata sul B.U.R.P. n. 167 del 04/11/2010).


Molto Cordialmente                                                                                                   Il Presidente
                                                                                                  Dott. Agr. Vincenzo Sorbo

martedì 4 gennaio 2011

La qualità della carne

La qualità della carne è determinata da un insieme di proprietà e caratteristiche che essa deve possedere. Importantissime sono quelle:
Qualità della carne
Qualità della carne

igienico-sanitarie;
nutrizionali;
organolettiche;
tecniche;
economiche.
Qual’è la differenza tra i vari punti indicati? Vediamoli insieme.

1)Per caratteristiche igienico-sanitarie si intende che la carne non deve subire contaminazioni microbiche tali da provocare danni alla salute del consumatore. 2) Per le nutrizionali essa deve avere un buon contenuto in componenti chimici indispensabili per la salute umana. 3) Per caratteristiche organolettiche si intende indicare il colore, la tenerezza, l’aroma,il gusto della carne.
Essa deve avere una buona caratteristica tecnica e cioè avere una buona attitudine alla refrigerazione, al congelamento e alla trasformazione.
La qualità è una caratteristica oggettiva o soggettiva? Dipende dal consumatore o è qualcosa legata al prodotto? Ogni proprietà è intrinseca al prodotto: qualcuna ha un valore oggettivo (contenuto in acqua, proteine, lipidi, ecc.), altre (ad esempio quelle organolettiche) vengono “soggettivizzate” quando “ entra in gioco” il consumatore e possono essere valutate (a vari livelli) positivamente da alcuni consumatori e negativamente da altri.
Ogni proprietà o caratteristica deve avere almeno un livello minimo di accettabilità perché un prodotto possa essere preso in considerazione;una porzione di carne può presentare la massima espressione per un numero rilevante di caratteristiche qualitative; basta però che abbia una notevole durezza per fare in modo che il prodotto non venga acquistato.
Cosa provoca la durezza della carne? Molti credono che sia dovuto ai mangimi che vengono dati agli animali, altri, all’età dell’animale. Tra le operazioni che incidono sulla sua qualità è da considerare soprattutto il trasporto perché, nella fase di trasferimento degli animali dagli allevamenti ai macelli,agiscono numerosi fattori che influenzano la qualità.
Si possono elencare: il digiuno, le operazioni di carico e scarico, il raggruppamento, la distanza e la durata di trasporto, lo spazio a disposizione per soggetto, le condizioni climatiche, il tipo di strada ed il tipo di guida. Durante queste operazioni gli animali vengono sottoposti a rumori ed odori non abituali, a privazione di alimenti ed acqua, a vibrazioni e cambi di velocità, a cambiamenti delle condizioni ambientali e sociali.
La durata e le condizioni di trasporto sono considerate importanti cause di variazione della qualità della carne in seguito al consumo del glicogeno muscolare durante il viaggio. Anche le condizioni climatiche relative al periodo di macellazione hanno una notevole influenza sulle caratteristiche qualitative di essa.
In questi ultimi anni è stato proposto l’uso dei container per risolvere il problema del trasporto degli animali e per migliorare la qualità della carne.
Personalmente credo che si può parlare di carne di qualità solo se essa deriva da animali sani.
La “sanità” è, infatti, da considerarsi un “prerequisito”.
Autore dell’articolo
Dott. Emiliano Niro
Tecnologo Alimentare Foggia
Infoemilianoniro@libero.it