mercoledì 13 aprile 2011

Che cos’è la data di scadenza di un alimento?

 

Che cos’è la data di scadenza di un alimento?

La data di scadenza di un alimento è la data fino alla quale un alimento è igienicamente idoneo al consumo se mantenuto nelle corrette condizioni di conservazione.
E’obbligatorio riportare la data di scadenza sugli imballaggi alimentari dei prodotti confezionati rapidamente deperibili come latte, formaggi freschi, pasta fresca, carni fresche, prodotti della pesca. La dicitura è: “da consumersi entro(data) o da consumarsi preferibilmente entro(data).
Ma c’è una differenza?
La dicitura alimentare “da consumarsi entro” vuol dire che superata la data di scadenza, l’alimento può costituire un pericolo per la salute a causa della proliferazione batterica. Per legge è vietata la vendita di prodotti che riportano la data di scadenza a partire dal giorno successivo a quello indicato dalla confezione.
I supermercati, i piccoli negozi alimentari ed i commercianti restituiscono i prodotti scaduti invenduti ai fornitori delle relative marche, sottoforma di resi.
Per ogni articolo reso, ricavano in cambio gratuitamente dai fornitori un altro prodotto dello stesso genere, da rivendere al cliente finale.
Con questo metodo si elimina il rischio di mancata vendita legato ai prodotti alimentari. Preciso che le scorte invendute di alimenti rappresentano dei beni definiti deperibili e l’accumulo di scorte rappresenta un rischio più alto per i venditori.
Le scorte di alimenti dopo la data di scadenza, non hanno più valore.
La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”(data) indica il termine minimo di conservazione e sta ad indicare la data fino alla quale un alimento conserva le sue proprietà organolettiche in adeguate condizioni di conservazione.
La data segue tale ordine:
1)      giorno;
2)      mese;
3)      anno.
Non tutti gli alimenti però hanno bisogno del termine minimo di conservazione(TMC). Per frutta e verdura fresca non è obbligatorio (almeno che non siano state lavorate),per il sale e lo zucchero allo stato solido; per i prodotti da forno come pane, focaccia e prodotti da pasticceria fresca e per le bevande alcoliche che hanno una percentuale di alcool superiore al 10%.
Per i prodotti da banco come i salumi ed i formaggi devono solo indicare la temperatura di conservazione dell’alimento.
La data di scadenza differisce dal tempo minimo di conservazione (“da consumarsi entro il”) che non è altro che il termine temporale che il prodotto alimentare conserva le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione.
Superato il TMC è ancora possibile consumare il prodotto, non c’è alcun pericolo.

Autore dell’ articolo

Dott. Emiliano Niro Tecnologo Alimentare  Foggia

Cell: 340.4160098

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