venerdì 13 maggio 2011

Si rischia una sanzione per il non aggiornamento del manuale di autocontrollo?



Si rischia una sanzione per il non aggiornamento del manuale di autocontrollo?

Buona sera dott. Emiliano Niro
ho una gastronomia è da quattro anni non ho più il controllo haccp, cosa rischio come
sanzione amministrativa e chi lorgano di controllo?? distinti saluti Antonio

Gentile Signor Antonio,
purtroppo le sanzioni sull' HACCP sono abbastanza alte ed a volte si
è ben poco informati a tal riguardo. Rischia una sansione di 2000 euro
minimo in caso di controllo. Anche se, nel Suo caso, è in possesso di
un vecchio manuale di autocontrollo, sicuramente non aggiornato con le
nuove normative comunitarie.  Non so  se ha fatto la formazione haccp
(ex libretti sanitari) cosa che faccio regolarmente per i miei clienti.
A volte basta poco per mettersi in regola ed evitare spiacevoli
inconvenienti. Mi contattatti pure se dovesse avere bisogno di una mia
consulenza e sarò lieto di seguirLA.

Saluti

Dott. Emiliano Niro Tecnologo Alimentare

Cell: 340.4160098


Come avviare un mini caseificio?



Come avviare un mini caseificio?

salve,
vorrei sapere per avviare un mini caseificio tutto completo per la
lavorazione di 1000 litri di latte al giorno di pecora.
Che investimento ci vorrebbe? aspetto vostre notizie e al più presto
vi richiamo
cordiali saluti
paolo


Gentile Signor Paolo,
per avviare un mini caseificio occorrono, alcune  
attrezzature. Oggi giorno con le normative europee, bisogna essere in
regola soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario ed avere lo spazio adatto.
E' importante acquistare una scrematrice, un doppio fondo per
riscaldare il latte e chiaramente i tini per contenerlo. Ad ogni modo
esistono e sono il corso i finanziamenti a fondo perduto sia con
MICROIMPRESA di Invitalia che finanzia fino a 149.000,00 euro di cui il 50% A FONDO  PERDUTO e alcuni ed interessantissimi bandi della Regione Puglia anche inerenti
a caseifici da avviare (START UP). Chiaramente il tutto deve essere documentato da fatture che attestino le spese sostenute. Mi chiami per maggiori delucidazioni e sarò lieto di seguirLA passo per passo per il Suo progetto.
Saluti

Dott. Emiliano Niro Tecnologo Alimentare

Cell: 340.4160098

martedì 10 maggio 2011

Schelf-life di un alimento.

 
 
Schelf-life di un alimento.

Inizio con il dire che si definisce schelf-life (che in italiano può essere tradotta come “vita commerciale”, “vita di scaffale” o “stabilità durante la conservazione”) di un alimento l’intervallo di tempo durante il quale l’alimento mantiene un livello di sicurezza e di qualità “accettabile”.
Gli alimenti sono molto complessi sia da un punto di vista chimico che biologico. Man mano che passa il tempo, la maggior parte degli alimenti perdono la loro qualità. La qualità è una prerogativa importantissima perché oggi giorno il consumatore è sempre più attento ed informato su questo aspetto. Anticamente, si puntava molto sulla quantità e ben poco sulla qualità. Oggi, invece, le varie aziende alimentari hanno capito che il metodo migliore per fare marketing è puntare sulla qualità. Qualità intesa soprattutto sull’ intero processo produttivo. Dal produttore al rivenditore fino a giungere sul tavolo del consumatore finale. La velocità di scadimento di un alimento a livello qualitativo è condizionata dalle condizioni di conservazione
(es. temperatura, umidità relativa,esposizione a radiazioni luminose,ecc).

Perché è importante determinare la schelf-life?

La schelf-life  andrebbe sempre calcolata facendo il modo di sviluppare sul mercato nuovi prodotti per ottenere una buona ottimazione e validazione del processo produttivo.
Il termine minimo di conservazione (TMC) applicato anche e soprattutto sull’ elaborazione dei manuali HACCP è la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà, in determinate condizioni di conservazione e temperatura.
Il termine minimo di conservazione va indicato con la dicitura:
“da conservarsi preferibilmente entro il”. Questo quando la data contiene l’indicazione del giorno.

Cosa è la data di scadenza?

La data di scadenza è semplicemente una data oltre la quale l’alimento non è più idoneo al consumo. Questa si applica agli alimenti deperibili sotto il profilo microbiologico e che possono costituire,se alterati, un pericolo per la salute. Questa deve essere preceduta dalla dicitura:
“da consumarsi entro il” (giorno/mese/anno).
Accanto alla data di scadenza devono essere indicate le condizioni di conservazione ed un riferimento alla temperatura di conservazione.
Concludo dicendo che una buona schelf-life deriva anche dal packaging. Il packaging deve assicurare:
-          protezione dell’ alimento;
-          igiene dell’ alimento;
-          deve essere senza modificazioni organolettiche.


Autore dell’ articolo

Dott. Emiliano Niro Tecnologo Alimentare  Foggia

Cell: 340.4160098

sabato 7 maggio 2011

Laboratorio artigianale di alici marinate

Laboratorio artigianale di alici marinate
Dottore buona sera,

la contatto da Vieste. Volevo chiederle un’aiuto perché dovrei avviare a breve (ho già tutto pronto) un laboratorio artigianale di alici marinate. Vorrei fare una conservazione a lunga scadenza almeno di 6 mesi. Visitando internet l’ho vista e cosi’ lo contattata. Mi potrebbe seguire? Attendo una risposta.

Buona sera.

Non so però che tipo di conservazione Vuole fare. Presumo con barattoli di vetro. La Sua conservazione   (6 mesi) è abbastanza lunga. La durata commerciale di questo tipo di prodotto, che non contiene additivi antimicrobici (es. sorbati, benzoati), ha in genere una vita commerciale abbastanza breve, dell’ordine di poche settimane, per evitare la possibilità di sviluppo di alterazioni dovute soprattutto a germi psicrofili acidofili quali muffe, lieviti e batteri lattici eterofermentanti. Questi ultimi, presenti soprattutto nella componente vegetale aggiunta (spezie, peperoncino), a causa della possibile produzione di anidride carbonica ed altri prodotti di decarbossilazione, potrebbero portare a pericolosi aumenti del valore di pH per l’azione legante con l’acido acetico. Anche la degradazione nel tempo dei composti azotati, con formazione di cataboliti alcalini, comporta un innalzamento del valore di pH. Nel tempo anche la carica batterica psicrofila alofila tenderà ad aumentare: un valore pari a 103 ufc/g può essere considerato soglia.
Ora però certamente non sono qui per farLE una lezione microbiologica però le dico che è importante eseguire un trattamento di congelamento per le alici per uccidere i vermi che ci possono essere all’interno. Deve, inoltre agire molto sull’acidificazione per evitare spiacevoli conseguenze come il botulino, la Listeria monocytogenes,ecc. Questi,sono  patogeni che nell’ambiente di lavorazione di prodotti ittici sono molto frequenti.
Mi contattati pure per una maggiore consulenza e sarò lieto di seguirLA.

Saluti

Dott. Emiliano Niro

Cell: 340.4160098


 

mercoledì 4 maggio 2011

BANDO PUBBLICO PER LA DIVERSIFICAZIONE IN ATTIVITA’ NON AGRICOLE



BANDO PUBBLICO PER LA DIVERSIFICAZIONE IN ATTIVITA’ NON AGRICOLE.

Il bando si riferisce a due tipi di investimenti distinti per Azione 1 ed Azione 4.

L’azione 1 riguarda principalmente gli investimenti funzionali relativi alla fornitura e di ospitalità agrituristica in un contesto aziendale secondo le disposizioni vigenti.
L’azione 4 si riferisce agli investimenti per la produzione e commercializzazione di prodotti artigianali in ambito aziendale.

Quali sono gli obiettivi e le finalità del bando?

Le finalità del bando sono quelle di promuovere e incentivare interventi di diversificazione esercitate presso le imprese agricole, al fine di favorire la creazione di nuove fonti di reddito e occupazione, valorizzando il ruolo multifunzionale delle aziende per contrastare la diminuzione di competitività del settore agricolo ed il conseguente abbandono delle attività.
Gli obiettivi sono quelli di qualificare ed accrescere l’offerta agrituristica e di realizzare spazi aziendali attrezzati per la trasformazione, l’esposizione e la vendita.

Quali sono i comuni che possono usufruire di tali aiuti?

I comuni che rientrato nel presente bando sono:
Apricena, Chieuti, Lesiana, Poggio Imperiale, San Severo, San Paolo Civitate, Serracapriola e Torremaggiore.

Chi può beneficiare di tale aiuto?

I soggetti beneficiari delle Azioni 1 e 4 della Misura 311 sono gli imprenditori agricoli in forma singola o associata. I giovani agricoltori che hanno già presentato, nell’ambito del pacchetto giovani, domanda di aiuto non possono partecipare al presente bando.
Per l’azione 1 è importante l’iscrizione nell’Elenco Regionale degli Operatori Agrituristici (E.R.O.A.). La prima scadenza è stata fissata al 30.06.2011 senza possibilità di concedere alcuna proroga alla stessa.
Il soggetto interessato può, se lo volesse, partecipare ad entrambe le azioni.

Quali sono le spese ammissibili?

Sarà concesso il sostegno agli investimenti materiali per le seguenti azioni:

azione 1-4:l’ammodernamento, con interventi di adeguamento e ristrutturazione dei locali preesistenti compresi modesti ampiamenti;

azione 1: l’acquisto di attrezzature e altri beni necessari per la fornitura di ospitalità agrituristiche ad eccezione dell’ acquisto di beni non inventariabili (es.piatti, posateria, tovaglie, lenzuola, ecc);

azione 4: l’acquisto di attrezzature per la realizzazione e commercializzazione di prodotti artigianali, nonché l’acquisto di arredi e di attrezzature per l’informatica.

I modesti ampliamenti sono limitati ai vani tecnici ed a quelli adibiti ai servizi. Preciso che l’ acquisto dei beni deve essere sempre comprovata da fatture o da altri documenti attestanti la validità di acquisto dei beni. L’IVA non recuperabile è ammissibile se realmente sostenuta da beneficiari diversi dai soggetti non passivi di cui all’ART. 4 par.5, comma 1 della VI direttiva 77/338/CEE del Consiglio del 17 maggio 1977 in materia di armonizzazione della legislazione degli Stati Membri.
Non sono ammissibili agli aiuti relativi al presente bando:

a)      gli investimenti di mera sostituzione;
b)      l’acquisto di beni e di materiale usato;
c)      gli interessi debitori e gli altri oneri finanziari;
d)      gli interventi realizzati e/o i beni acquistati in data antecedente alla presentazione della domanda di aiuto.
Le spese relative agli interventi proposti devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di aiuto, pena la non ammissibilità agli aiuti.

A quanto ammonta l’intensità dell’aiuto?

Per entrambe le azioni, il sostegno sarà concesso nella forma di contributo in conto capitale pari al 50% della spesa ammessa ai benefici. L’ importo massimo di spesa ammissibile ai beneficiari è:
per l’azione 1, un importo pari ad euro 400.000,00;
per l’azione 4, un importo pari ad euro   80.000,00.

Per pratiche per i bandi dei vari comuni di: Apricena, Chieuti, Lesiana, Poggio Imperiale,
San Severo, San Paolo Civitate, Serracapriola e Torremaggiore rivolgersi al:

Dott. Emiliano Niro

Tecnologo Agroalimentare

San Severo (Fg);

Cell: 340.4160098   E-mail: Infoemilianoniro@libero.it

martedì 3 maggio 2011

IV Gamma: La freschezza diventa legge.

  
IV Gamma: La freschezza diventa legge.

La nuova legge sui prodotti ortofrutticoli di IV gamma attua il via libero definitivo alle norme

“salva freschezza”.

Tale legge ormai approvata servirà a migliorare le garanzie igienico-sanitarie e l’ informazione sui

consumatori. La legge invita inoltre ad utilizzare materiali riciclabili per il packaging.

Il mercato è pieno di operatori che creano confusione nel consumatore, indicando “insalate da

lavare”dove sono già lavate. Questo potrebbe comportare a un rifacimento totale dei film e dei

packaging per adeguarsi alla futura normativa. Estendere quindi il controllo della qualità anche alla

distribuzione, perché per un prodotto fresco e con schelf-life di 7gg come l’insalata di IV gamma è

 fondamentale mantenere integra la catena del freddo.

Secondo la nuova legge sono di “IV gamma” gli ortofrutticoli destinati all’alimentazione, freschi,

confezionati e pronti per il consumo che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di

minima entità. Il processo di trasformazione, dalla raccolta al confezionamento include selezione,

cernita, eventuale monta e taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento in buste o in vaschette

sigillate, con eventuale utilizzo di atmosfera protettiva.

Autore dell' articolo
Dott. Emiliano Niro
Tecnologo Alimentare    Foggia
Email: Infoemilianoniro@libero.it    Cell: 340.4160098